Dopo aver ascoltato la prima esecuzione assoluta del KV 477a, vediamone il testo. Non tutte le strofe, ma almeno quelle musicate dai tre compositori chiamati a trasporre in suoni il testo arcadico di Da Ponte. Le prime due le ha intonate Salieri, la terza e la quarta sono andate a Mozart, le ultime due al misterioso Cornetti:
“Canzone a Fille
Lascia la greggia, o Fillide,
la greggia a te sì cara;
lascia le fonti, e i pascoli,
e vieni meco a l’ara,
Ivi adunati i cori
Troverai de le Ninfe, e dei Pastori.
Ivi a la facil’ Iside *)
per man de’ Sacerdoti,
vedrai tra gl’Inni e i cantici
doni offerire, e voti,
perfin l’avaro Elpino
porta un serto di fior del suo giardino.
*) Inventrice della Medicina.
Quell’agnelletto candido
ch’ora ti scherza avanti
tu prendi teco, ed ornalo
di rose, e di amaranti,
Non vuò, Fillide mia,
Che fra tanti il tuo don l’ultimo sia.
Oggi la vaga Ofelia,
Onor di queste selve,
Quella cui vide Arcadia
Empier d’amor le belve,
Oggi fia che ritenti
Nel bel Tempio di Pan gli usati accenti.
Già quattro Lune volsero
Dopo l’infausta Notte*),
Che sorte a noi contraria
Da le tenarie grotte
Trasse quel tosco atroce,
Che il varco chiude a la più dolce voce.
Era il gentil spettacolo
Incominciato appena,
Quando tra i plausi, e il giubilo
La musica Sirena
Vezzosa altrui s’offerse,
E la nettarea bocca al canto aperse.
*) Accennasi l’infausta sera in cui è mancata la voce a la gentil Cantatrice”
Chi volesse mettere a dura prova la propria vista può leggere il seguito fermando le immagini di questo video da 0:43 (o da 3:13) in poi:
Com’era da prevedersi, il testo racconta in chiave arcadica la perdita e il recupero della voce di Nancy Storace: in particolare la quinta e la sesta strofa accennano all’increscioso avvenimento situandolo nel tempo (già quattro lune volsero). Sarebbe stato interessante se Mozart avesse musicato proprio queste due strofe, che entrano nel vivo della vicenda e pertanto offrono certamente spunti drammatici che mancano ai versi precedenti. Invece la sorte ha voluto che finissero nelle inesperte mani di Cornetti, che si è limitato a svolgere il compitino con una nenia scontata in 6/8.
(Continua)
Mario Altare