Segue dalla prima parte
Tornando ai primi quattro Concerti mozartiani (ma si potrebbe allargare il lotto a sette, contando anche le rielaborazioni delle Sonate di J.C. Bach), notiamo che ci è voluto parecchio tempo prima che venissero incise anche esecuzioni delle opere originali cui essi s’ispirano, ma finalmente siamo in grado di rintracciarle su YouTube e di apprezzare meglio come Mozart abbia pian piano evoluto le sue capacità nel corso di questi esercizi, giungendo a metterci molto del proprio, specie nel caso del KV 107 nn. 1-3.
Ad ogni buon conto, sezioniamo con ordine questi esordi mozartiani: il KV 37 ossia il primo dei quattro concerti-pasticcio presenta due brani di certa attribuzione (i due tempi estremi), mentre l’Andante, che si fregia d’un curioso ritmo di ninna nanna, appartiene forse a Mozart, ma secondo il Saint-Foix sarebbe riconducibile a Johann Schobert, di cui parleremo presto.
L’Allegro iniziale è un pezzo semplice quanto spigliato di Hermann Friedrich Raupach, fonte cui attingono più volte le opere qui esaminate. Grazie al pianista Cyprien Katsaris, che ha eseguito e registrato i movimenti originali arrangiati da Mozart per vergare i suoi primi concerti, possiamo saggiare la differenza tra il brano di musica da camera e quello orchestrale:
Una curiosità sull’esecutore: oltre a questo prezioso disco che ci permette di “tornare alle origini”, ha inciso anche un CD con le trascrizioni di Bizet dal Don Giovanni mozartiano:
(2 – Continua)