Nella sua biografia, Hildesheimer si chiede se l’Osmino del Ratto dal Serraglio non sia un personaggio profondamente triste. Certo è che questo cattivo di ferro, desideroso più di impalare tutti i personaggi in scena che di far sua la concupita Blonde, è curiosamente molto più umano di quanto non sembri:
La sua canzoncina di esordio, “Wer ein Liebchen hat gefunden”, è tutto men che convenzionale: è la mesta raffigurazione di quel che Osmino stesso mai potrà fare, “trovarsi un’amata”, condita dai consigli per tenersela stretta.
A leggere il testo non s’immaginerebbe mai che questo pezzo potesse essere musicato in un fosco e desolato sol minore, tanto più considerando i “trallallera” che chiudono ogni strofa; e invece Mozart mette subito in chiaro che il personaggio in questione non è un malvagio qualunque, ma ha il suo bravo doppio fondo e pensieri tristissimi in fondo al cuore.
Saltando la sua aria di tenebrosa esultanza “Ha, wie will ich triumphieren”, passiamo al finale, in cui ci sorprende, fra tante dimostrazioni di riconoscenza, lo scatto irrefrenabile del nostro Osmino, che va fuori dai gangheri (2:12) perché tutti sono stati graziati dal generoso Pascià, e interrompe Blonde che lo sta rimproverando.
Caro Mario, forse potrebbe interessarti questa notizia de “La Spampa on-line” di oggi – http://www3.lastampa.it/musica/sezioni/note-classiche/articolo/lstp/444777/ – che riguarda un brano inedito di Mozart. Sarà presentato per la prima volta al pubblico il 23 marzo a Salisburgo.
Ciao, a presto, Marisa
Grazie di cuore Marisa, notizia graditissima 🙂 Ho appena letto la notizia che mi hai segnalato e sto cercando dettagli sul MozartForum, spero in un capolavoro… Un abbraccio e arrivederci al corso 😉