Emanuele Conegliano, alias Lorenzo Da Ponte, prosegue per noi la narrazione arcadica della crisi vocale che afflisse Nancy Storace:
(23)
Udite il suon cui perdere
Non feo di sua dolcezza
Quella che il volgo instabile
Brama cotanto, e apprezza
Rea Novità, che incerto
Non rende mai, per quanto invecchi, il merto.
(24)
Qui non di van capriccio
Soverchia melodia,
Che a lungo opprime, e tedia
Quanto piaceva in pria,
non falsa arte che pinge
L’Orca nei boschi, e in mar le quercie finge.
(25)
D’idee sublimi, e nobili
Il bello in lei si forma,
Grande, ma ognor con grazia,
Ricca, ma ognor con norma,
Nè per variarsi è mai
Flebil nel riso, ed ilare ne’ lai.
(26)
Ai sensi, ed al carattere
Conforma e gesto, e ciglia,
E con la voce l’abito
Di quell’affetto piglia,
Che in lei dipinse il Vate,
D’odio, d’amor, di sdegno, o di pietate.
(27)
Se gaja al miser Ospite *)
Reca tazza chinese
Veste le note, e le anima
Con l’azion cortese,
E par che il canto rida,
Se il mal’ umor a discacciar l’affida.
*) Accennasi l’opera del Teodoro.”
Più che narrare, qui il librettista della Trilogia si lascia andare a considerazioni di carattere morale e magnifica le doti di Nancy Storace, additandola a esempio di canto e di recitazione. Nell’ultima strofa prima del gran finale, Da Ponte menziona il Re Teodoro di Paisiello e in chiusura ne cita erroneamente il testo (si riferisce presumibilmente al verso “dissipate il mal umor“, in corsivo nel testo originale, che s’incontra alla fine della I scena del primo atto).
Mario Altare
(Continua)
Ho pensato che era 30 strofe in totale. Sul questa pagine e scritto “continua” ma questa no funzione. E l’ultime tre strofe in an altro pagine?
Hello Richard,
You are right, there is another page (https://mozartminore.wordpress.com/2016/02/28/patente-e-libretto-prego/) in which you can read the last three stanzas. I have just added the link to the word “continua” 🙂
Mario