Subito dopo il grande esordio nell’ambito del Concerto per tastiera (o forse appena prima, visto che il periodo di composizione è lo stesso), Mozart torna a scrivere danze (composizioni di corto respiro che l’accompagneranno per tutta la carriera), vergando i sedici Minuetti KV 176 per orchestra, di cui abbiamo anche una versione per tastiera. Tanto curati dal loro compositore quanto neglette dalla discografia (per quanto ne so, nella versione per orchestra li ha incisi solo Willy Boskovsky), questi minuetti misuratamente festosi rappresentano una sorta di pausa rispetto all’esplosione d’estro e di libertà ammirata nell’opera precedente. Di essi, quattro sono privi di trio:
Qui, tanto per farci un’idea, possiamo sentire il primo di questi minuetti eseguito al piano. Questa versione è stata complessivamente più fortunata di quella orchestrale, nonostante debba offrire meno all’ascoltatore sotto l’aspetto timbrico.
Comunque si vogliano datare le Sinfonie KV 199 e 200, è pacifico che la KV 201, una delle più riuscite di Mozart nel genere sinfonico, è stata scritta appena quattro mesi più tardi, ossia nell’aprile del 1774, confermando il cambio di marcia impresso dal compositore alla propria musica.